I ricercatori australiani nel campo degli archivi digitali e del record management hanno avvertito con netto anticipo rispetto ad altre comunità nazionali la rilevanza dei problemi relativi alla conservazione digitale e, soprattutto, la necessità di assicurarne la sostenibilità definendo regole sulla formazione della documentazione attiva, elaborando workflow e modelli gestionali coerenti e sviluppando standard integrati e riconosciuti a livello internazionale grazie alla collaborazione avviata con gli organismi dell’International Organization for Standardization (ISO).
Il primo intervento significativo è quello avviato nel 1996 per la definizione di uno standard australiano sul records management (Australian Standard for Records Management AS 4390), poi tradotto quasi integralmente nella norma ISO 15489-1:2001. Complessivamente, a far data dalla metà degli anni Novanta, la comunità australiana che si occupa di patrimoni documentari digitali ha svolto un ruolo crescente a livello internazionale, guidando di fatto i lavori e le strategie dei gruppi ISO impegnati in questo ambito (Technical Committee TC 46, Sub Committee 11 Archives /Records management), sostenendo ad esempio lo sviluppo dello standard sul ruolo dei metadati per la gestione e conservazione dei documenti (ISO 23081-1/3:2011).
Accanto al ruolo attivo delle comunità professionali, gli australiani svolgono ormai da decenni una funzione centrale anche a livello istituzionale. I National Archives of Australia guidano importanti progetti in materia di gestione informatica dei documenti e conservazione digitale (definita in termini di digital continuity) e rendono disponibile agli utenti e alla comunità professionale una notevole e preziosa mole di documentazione. Altrettanto attiva in questo ambito è la National Library of Australia che ha realizzato in questi anni un’intensa attività di digitalizzazione e di deposito di risorse digitali. Le istituzioni australiane e neo-zelandesi hanno inoltre dato vita a una importante iniziativa di cooperazione multinazionale in questo specifico ambito di ricerca, ADRI Australasian Digital Recordkeeping Initiative.